Nuove copertine in biblioteca: “L’uomo in fuga”

Parole Francesca Gelmi

Cosa fare quando il freddo ci aggredisce e la noia ci rapisce? Leggere un bel libro è sempre un’ottima idea! Ebbene, in questa nuova rubrica dal rutilante nome di “Nuove copertine in biblioteca” parleremo proprio di questo.

Che ne dite di scappare tra le strade isolate de “The Running Man” insieme a Ben Richards?

Copertina del romanzo

Il romanzo di fantascienza (tradotto in italiano “L’uomo in fuga”) è stato scritto da Stephen King e pubblicato con lo pseudonimo di Richard Bachman nel maggio 1982. Il libro è ambientato nell’anno 2025 (una realtà molto amara che quasi si avvicina alla nostra) in un’America cinica dove la società è rigidamente divisa in due classi sociali che non devono mescolarsi tra di loro: la gente estremamente povera e quella troppo ricca.

 L’inquinamento atmosferico, la disoccupazione e l’analfabetismo hanno preso il controllo della situazione costringendo i cittadini a guardare gli show alla tri-vu, una televisione tridimensionale gestita dal governo che manipola le menti diffondendo negli animi della popolazione odio e rabbia.

Ben Richards, uomo di 28 anni, è sposato con la moglie Sheila di 26 e ha una figlia di appena un anno e mezzo gravemente malata. La coppia vive nel violento quartiere di Co-Op City situato nella città di Harding.

A causa della vita misera la moglie Sheila è costretta a prostituirsi per poter acquistare i medicinali per la figlia e mantenere la famiglia, ma Ben stanco della situazione decide di partecipare ai giochi in tv al solo scopo di guadagnare soldi, dove la posta in gioco è la vita. Viene selezionato come concorrente al temibile gioco de “L’uomo in fuga”.

La gara consiste nella fuga del partecipante da qualsiasi persona possa riconoscerlo e dai Cacciatori, un gruppo di mercenari pronti ad arrestarlo e ucciderlo poiché viene considerato dalla società come un “pericolo pubblico”. Il protagonista del gioco guadagna 100 dollari per ogni ora in cui rimane in vita, 500 per ogni agente ucciso e, se alla fine dei 30 giorni di durata del gioco è ancora vivo, la cospicua somma di 1 miliardo di dollari. Il candidato è autorizzato a cambiare stato, paese, a travestirsi e procurarsi armi di difesa.

La manipolazione delle menti è il tema-ingrediente principale del libro: si utilizza la disperazione diffusa nella società per fare in modo che l’odio si riversi nei confronti dei concorrenti dei diversi giochi arrivando a scommettere sulla loro morte.

Ben durante la fuga deve prestare attenzione nelle persone accanto a lui in ogni luogo dove si reca; se viene riconosciuto rischia di essere trovato dai Cacciatori.

Copertina del film

L’obbligo di tenere la tri-vu accesa 24 ore su 24, inoltre, allontana gli americani da qualsiasi tipo di forma di scrittura e lettura e viene sostituito dalla rete; solo ai ricchi è permesso visitare le biblioteche. Da qui l’incremento dell’analfabetismo. Stephen King descrive la gravità della situazione parlando della gente che vive per strada, che quando ha freddo cerca un giornale per coprirsi ma non lo trova poiché ogni forma di scrittura è abolita.

L’atmosfera ansiosa e cupa del libro mi ha invogliato a stare accanto a un uomo disperato che si sacrifica per la sua famiglia e che è costretto a confrontarsi con il mondo esterno. Lui combatte per cercare di dare più diritti ai poveri, il gruppo a cui appartiene.

Correte a leggerlo! E magari sparatevi anche il truzzissimo film del 1987 “The Running Man – L’implacabile”!

Noi ci vediamo al prossimo articolo, adiós!

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